Criteri di trascrizione
A) Musica
Disposizione
La partitura è ricostruita secondo la disposizione delle chiavi originali. I segni mensurali, i valori delle note e le barre di misura sono originali.
Alterazioni
Originali. Tutte le alterazioni della fonte, anche se ridondanti, sono state riportate nella trascrizione. Sia gli accidenti della fonte che quelli editoriali – questi ultimi posti anch’essi nel pentagramma a sinistra delle note ma tra parentesi quadre – valgono per l’intera misura. Le travature sono originali.
Legature d’espressione
Originali; quelle editoriali sono tratteggiate.
Apparato critico
Gli interventi editoriali sono sempre tra parentesi quadra. Tutte le abbreviazioni sono state sciolte.
Tutte le “notine” sono state trascritte ad imitazione di quelle delle stampe anche se, non è facile differenziare quali sono da considerare appoggiature e quali eventuali acciaccature, più rare all’epoca. Tutte, in ogni caso, sono state legate alla nota successiva, anche quando non lo erano nell’originale.
In alcuni casi delle legature sembrano indicare l’andamento generale della frase, mentre la pratica dell’epoca e quella attuale suggerisce legature diverse. È il caso, per esempio, della battuta 74 del I° flauto nel I° movimento, in cui le note sono legate a quattro, con un’intenzione evidente di indicare l’andamento generale della frase. Nella pratica l’esecutore legherà le note a due a due, a far si che i LA BEMOLLE e i RE siano ben “udibili” distintamente.
In casi simili si è preferito mantenere le legature originali certi che gli esecutori avranno cure di far bene udire le note uguali.
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