Cataldo Vito Amodei nacque il 6 maggio 1649 a Sciacca, città non lontana da Agrigento, che dalla costa meridionale della Sicilia si affaccia sul breve braccio di mare che separa l’isola dall’Africa. Da giovanissimo, Amodei è affaccendato cantore nelle chiese della sua Sciacca, al seguito di un maestro di cappella locale, Accursio Giuffrida-Gigante, di cui era promettente allievo. Fin dalla fanciullezza infatti Amodei dimostrò un precoce e formidabile talento: Vincenzo Farina, uno storico delle vicende saccensi, ce lo descrive come un felice pastorello che sa trarre graziosi suoni da zufoli da lui stesso costruiti nonché fanciullo prodigio conteso dai salotti della nobiltà locale per le sue doti canore. Ancor giovane, Amodei partì alla volta di Napoli, attratto dal fecondo ed alacre ambiente musicale nel quale si inserì con successo. Lì, nel 1679, Amodei pubblicò la sua opera prima, Il primo libro dei mottetti a 2, 3, 4 e 5 voci […] dedicati alla Sacra Cesarea, et Augustissima Maestà dell’Invittissimo Imperatore Leopoldo d’Austria, stampata da Novello De Bonis. Lì prese gli ordini religiosi, diventando sacerdote durante o poco dopo il 1685. A quell’epoca Amodei era già da un lustro insegnante al conservatorio di Sant’Onofrio a Capuana. E, non più tardi del 1685, Amodei ricevette l’incarico di maestro di Cappella di San Paolo Maggiore dei Chierici Regolari Teatini (ordine col quale avrebbe mantenuto rapporti di collaborazione per tutta la vita) e del Collegio di San Tommaso d’Aquino dei padri Domenicani. Analoghi incarichi e commissioni egli ricevette dai padri Gesuiti e dalla Real Congregazione di Nostra Signora de’ Sette Dolori. Per i padri teatini Amodei scriverà splendide pagine di musica sacra.
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Cataldo Amodei: Cinque duetti concertati
Amodei V. Cataldo Giuseppe Collisani
Dafni
Basso, Soprano
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